Test genetico
Un test non invasivo per accertare eventuali anomalie genetiche dell’embrione. Lo hanno messo a punto ricercatori britannici della Oxford University, che hanno presentato l’innovativo screening embrionale al congresso Eshre sulla fecondazione assistita in corso a Stoccolma. L’attuale metodo comporta il prelevamento di cellule dallo stesso embrione, un metodo che gli esperti temono possa comportare dei rischi. Il nuovo test, invece, va a "pescare" tra le cellule che circondano l’uovo fecondato, che normalmente vengono gettate via. Il test, che non solo sarebbe meno invasivo ma anche più economico, è in grado di individuare diverse alterazioni genetiche, a partire dalla sindrome di Down. Sicuramente si tratta di un importante passo in avanti, ma la domanda sul “dopo” rimane: l’accertamento sia pure meno invasivo ha un unico esito: la soppressione dell’embrione “imperfetto”. |